Geocaching in Novara
un modo diverso di scoprire la città
|
Canonica
Alle spalle del duomo e del palazzo Vescovile il quadriportico della Canonica raccoglie una ricca collezione di reperti di grande interesse archeologico. Da segnalare una stele del I secolo, un'iscrizione celtica del II secolo a.C. e il famoso Rilievo della nave, bassorilievo in marmo che ricorda i primordi della Chiesa novarese. Attualmente sono esposti all'esterno i calchi mentre gli originali sono conservati al primo piano del lato nord del chiostro nel nuovo Museo Lapidario. Il quadriportico in epoca medioevale è stato anche sede di tribunale. Sotto un olmo esistente nello spiazzo, erano affrontate cause giudiziarie. Durante il periodo della Repubblica Cisalpina e in quello successivo del Regno Italico, la Canonica fu adibita a mercato nei giorni di lunedì, giovedì e sabato. Prima dell'arrivo in città delle truppe repubblicane francesi, le due estremità del vicolo che dà accesso alla Canonica erano chiuse di notte da due portoni. foto |
Duomo (Santa Maria Assunta)
Il Duomo di Novara risale alla seconda metà dell'Ottocento, quando fu costruito in stile neoclassico su progetto di Alessandro Antonelli, inglobando parti del precedente duomo romanico, tra le quali un ampio frammento del pavimento a mosaico del presbiterio. Nella navata centrale si possono ammirare una serie di arazzi fiamminghi, intessuti intorno al 1565, che narrano episodi della Vita di Salomone. Fra i dipinti spiccano opere di Bernardino Lanino e Lo sposalizio di santa Caterina di Gaudenzio Ferrari (XVI secolo); fra le sculture un Cristo crocifisso (XV secolo). Attigua alla sacrestia si trova la cappella di San Siro, edificata nella seconda metà del XII secolo come oratorio privato del vescovo. Sulle tre pareti dell'aula sono raffigurate scene della Vita del santo. foto testo per approfondire: ATL - Duomo |
Conservatorio Cantelli
riprese aeree Rovine Romane in via Solaroli Novara divenne municipium con Giulio Cesare e fu in epoca imperiale uno dei centri più fiorenti dell'Italia settentrionale. A questo periodo risalgono i resti della cinta muraria, ascrivibili al I secolo a.C., tornati in luce in seguito a scavi archeologici, oggi visibili in largo Cavour ed in Via Solaroli. Le mura furono costruite in opus mixtum con ciottoli fluviali legati tra loro con malta e alternati a basse fasce orizzontali di mattoni, secondo un modello molto comune nelle città dell'Italia settentrionale. foto |