DUOMO DI MILANO
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a different way to discover the Cathedral
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Il Duomo di Milano è il monumento simbolo di Milano ed è situato nell'omonima piazza nel centro della città.
È una tra le più celebri e complesse costruzioni gotiche del mondo. Come dimensioni è la seconda chiesa più alta del mondo (dopo la cattedrale di Beauvais in Francia) e la terza più grande (dopo San Pietro in Vaticano e la cattedrale di Siviglia). Dove ora vi è il Duomo prima sorgeva l'antichissima cattedrale di Santa Maria Maggiore. Il Duomo fu costruito per volere dell'arcivescovo, Antonio da Saluzzo e del signore di Milano Gian Galeazzo Visconti. Nel 1418 l'altare maggiore fu consacrato da papa Martino V e nel 1572 San Carlo Borromeo consacrò la chiesa anche se la costruzione non era ancora terminata. Nel XVIII secolo venne costruita la guglia maggiore sulla quale fu innalzata la Madonnina dorata mentre la facciata venne completata nel 1813 su istanza di Napoleone, che qui volle essere incoronato re d'Italia. Per tutto il XIX secolo furono completate le guglie e tutte le decorazioni architettoniche. Nel 1943, dopo i danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale, il Duomo fu restaurato in gran parte e le porte di legno furono sostituite con altre di bronzo. La manutenzione della cattedrale è affidata alla Veneranda fabbrica del Duomo i cui interventi sono continui. |
For Geocachers: there are a few caches around the Duomo :-)
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Italian Version
1. Il Duomo in cifre: indovinate a cosa si riferiscono le seguenti cifre: 11.700 m2 - 1774 - 108,50 m - 164 - 5 - 3.400 circa - 4 m - 1813 - 158 m - 135 - 37 Km circa
3. In che stile architettonico sono i tre finestroni superiori ? ’ Romanico - ’ Gotico - ’ Rinascimentale 4. Di che cosa è fatta la Madonnina ? Quanto è alta? 5. Dove si trova la Meridiana del Duomo (cerca sul pavimento una linea d'ottone che va da nord a sud...). Riuscite a riconoscere i segni zodiacali? Qual è il più grande? Sapete perché? 6. Trovate la prima pietra del Duomo (a sinistra del sarcofago di Ariberto...). Cosa dice? |
Usate la piantina del Duomo per segnare quello che avete visto e le risposte alle domande 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12
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7. Trovate la statua di San Bartolomeo (definita anche come la statua dello “Scorticato”) e descrivetela
Si tratta sicuramente una delle opere più impressionanti di tutto il Duomo. San Bartolomeo era il santo che guariva gli ammalati e gli ossessi e nel suo martirio venne scorticato vivo e poi decapitato. Originariamente la statua si trovava all’esterno del Duomo, nella piazza antistante, ma la sua visione incuteva tanto raccapriccio che il vescovo la fece spostare.
8. Cosa raccontano/raffigurano le vetrate ?
9. La tomba di quale santo è custodita nella cripta ? Di che materiale è fatta l'urna?
10. Cosa raffigurano le statue nella zona absidale ?
11. Sempre nell'abside, riuscite a trovare il sacro chiodo della croce ? (guardate in alto...) Si racconta che il Santo Chiodo si trovi a Milano da molto tempo e sia stato ritrovato da Sant'Ambrogio. In un caldo pomeriggio del quarto secolo, Ambrogio, già vescovo di Milano, girava per la città. Passando davanti alla bottega di un fabbro, fu attratto dal frastuono delle martellate. Entrato nell'umile bottega dell'artigiano, lo vide impegnato a cercare di piegare un piccolo pezzo di ferro. Il martello si abbatteva ripetutamente sul metallo incandescente, provocando una pioggia di scintille che rischiarava l'interno del negozio, ma i colpi non deformavano il piccolo oggetto. Ambrogio stette ad osservare il lavoro affannoso del povero fabbro per diverso tempo. Il ferro veniva riposizionato nel braciere per l'ennesima volta, si scaldava fino a diventare incandescente e, tornato sull'incudine, veniva battuto dal maniscalco con tutta la forza che aveva; niente, il metallo non si sformava. Il fabbro, sudato e imprecante, gettò a terra il martello. Ambrogio si avvicinò all'uomo e chiese il permesso di esaminare l'oggetto:era un grosso chiodo ritorto, lungo poco più di una spanna. Ambrogio impallidì. Si trattava di uno dei quattro chiodi usati per crocifiggere Gesù. Da anni si erano perse le tracce di questo sacro oggetto e ora, senza che nessuno fosse in grado di spiegare come, ricompariva nella bottega di un umile fabbro.
Il Chiodo era stato smarrito dall'imperatore Costantino che lo aveva ricevuto in dono dalla madre Elena che aveva ritrovato tutti e quattro i Chiodi della Crocifissione, nel 326, a Gerusalemme (nello stesso anno, la madre di Costantino, aveva ritrovato le spoglie dei Re Magi). Uno dei Chiodi era stato gettato in mare dalla stessa Elena per placare una tempesta che aveva colto la sua imbarcazione mentre attraversava l'Adriatico. I tre Chiodi rimanenti, entrati in possesso di Costantino, erano stati posizionati nel suo elmo, in una briglia e nel morso del cavallo, per scongiurare eventuali disgrazie. Inspiegabilmente, due reliquie scomparvero e, nonostante affannose ricerche e incredibili ricompense, non furono mai ritrovati, almeno fino al giorno in cui, il chiodo adattato a morso del cavallo, non ricomparve in una bottega di Milano.
Ambrogio fece immediatamente portare il Chiodo in Santa Tecla, la basilica estiva, dove rimase fino a quando la chiesa non venne abbattuta per fare posto alla costruzione del Duomo.
La prima processione del Santo Chiodo che si ricordi risale al 1576, quando, durante la peste, San Carlo portò la reliquia in processione dal Duomo alla chiesa di San Celso per implorare la fine dell'epidemia
12. Dove si trova la NIVOLA ? La Nivola è un grande oggetto sospeso e protetto da un telo bianco - una struttura a forma di cesto sulla quale sono dipinti degli angeli e nuvole. Si tratta in pratica di un rudimentale ascensore (ora azionato elettricamente, un tempo mosso da un sistema di funi) che permette ogni anno (in settembre) al vescovo di Milano di raggiungere la volta dell’abside, dove si trova il reliquiario che al suo interno custodisce uno dei Santi chiodi della crocifissione Gesù Cristo.
Il 13 settembre di ogni anno, cinque canonici e l'arcivescovo di Milano, salgono fino a 45 metri d'altezza, grazie a un complesso sistema di argani elettrici e, giunto nella volta dell'abside del Duomo, permette di prelevare una custodia che contiene uno dei Chiodi della Crocifissione e un frammento della Croce. Lo strano mezzo, che si chiama Nivola, sembra sia stato progettato da Leonardo (in origine era azionato da una ventina di uomini che si trovavano sul tetto della cattedrale) per permettere al vescovo di raggiungere la Santa Reliquia e portarla in processione all'interno del Duomo.
13. Nella sua forma attuale la nivola, così come l'artistica croce che accoglie la teca del Santo Chiodo, risale all'epoca del cardinal Federico Borromeo: costituita da un ampio cesto in lamiera, avvolto da un rivestimento di tela e ornata di pitture che raffigurano angeli e cherubini avvolti in vaporose nubi, fu dipinta dal Landriani nel 1612, e da allora fu più volte restaurata. Lungo tre metri e largo poco meno, il bizzaro «ascensore» pesa circa otto quintali. Eppure allo stupito fedele par sempre di vedere innalzarsi una tenue voluta d'incenso.
Si tratta sicuramente una delle opere più impressionanti di tutto il Duomo. San Bartolomeo era il santo che guariva gli ammalati e gli ossessi e nel suo martirio venne scorticato vivo e poi decapitato. Originariamente la statua si trovava all’esterno del Duomo, nella piazza antistante, ma la sua visione incuteva tanto raccapriccio che il vescovo la fece spostare.
8. Cosa raccontano/raffigurano le vetrate ?
9. La tomba di quale santo è custodita nella cripta ? Di che materiale è fatta l'urna?
10. Cosa raffigurano le statue nella zona absidale ?
11. Sempre nell'abside, riuscite a trovare il sacro chiodo della croce ? (guardate in alto...) Si racconta che il Santo Chiodo si trovi a Milano da molto tempo e sia stato ritrovato da Sant'Ambrogio. In un caldo pomeriggio del quarto secolo, Ambrogio, già vescovo di Milano, girava per la città. Passando davanti alla bottega di un fabbro, fu attratto dal frastuono delle martellate. Entrato nell'umile bottega dell'artigiano, lo vide impegnato a cercare di piegare un piccolo pezzo di ferro. Il martello si abbatteva ripetutamente sul metallo incandescente, provocando una pioggia di scintille che rischiarava l'interno del negozio, ma i colpi non deformavano il piccolo oggetto. Ambrogio stette ad osservare il lavoro affannoso del povero fabbro per diverso tempo. Il ferro veniva riposizionato nel braciere per l'ennesima volta, si scaldava fino a diventare incandescente e, tornato sull'incudine, veniva battuto dal maniscalco con tutta la forza che aveva; niente, il metallo non si sformava. Il fabbro, sudato e imprecante, gettò a terra il martello. Ambrogio si avvicinò all'uomo e chiese il permesso di esaminare l'oggetto:era un grosso chiodo ritorto, lungo poco più di una spanna. Ambrogio impallidì. Si trattava di uno dei quattro chiodi usati per crocifiggere Gesù. Da anni si erano perse le tracce di questo sacro oggetto e ora, senza che nessuno fosse in grado di spiegare come, ricompariva nella bottega di un umile fabbro.
Il Chiodo era stato smarrito dall'imperatore Costantino che lo aveva ricevuto in dono dalla madre Elena che aveva ritrovato tutti e quattro i Chiodi della Crocifissione, nel 326, a Gerusalemme (nello stesso anno, la madre di Costantino, aveva ritrovato le spoglie dei Re Magi). Uno dei Chiodi era stato gettato in mare dalla stessa Elena per placare una tempesta che aveva colto la sua imbarcazione mentre attraversava l'Adriatico. I tre Chiodi rimanenti, entrati in possesso di Costantino, erano stati posizionati nel suo elmo, in una briglia e nel morso del cavallo, per scongiurare eventuali disgrazie. Inspiegabilmente, due reliquie scomparvero e, nonostante affannose ricerche e incredibili ricompense, non furono mai ritrovati, almeno fino al giorno in cui, il chiodo adattato a morso del cavallo, non ricomparve in una bottega di Milano.
Ambrogio fece immediatamente portare il Chiodo in Santa Tecla, la basilica estiva, dove rimase fino a quando la chiesa non venne abbattuta per fare posto alla costruzione del Duomo.
La prima processione del Santo Chiodo che si ricordi risale al 1576, quando, durante la peste, San Carlo portò la reliquia in processione dal Duomo alla chiesa di San Celso per implorare la fine dell'epidemia
12. Dove si trova la NIVOLA ? La Nivola è un grande oggetto sospeso e protetto da un telo bianco - una struttura a forma di cesto sulla quale sono dipinti degli angeli e nuvole. Si tratta in pratica di un rudimentale ascensore (ora azionato elettricamente, un tempo mosso da un sistema di funi) che permette ogni anno (in settembre) al vescovo di Milano di raggiungere la volta dell’abside, dove si trova il reliquiario che al suo interno custodisce uno dei Santi chiodi della crocifissione Gesù Cristo.
Il 13 settembre di ogni anno, cinque canonici e l'arcivescovo di Milano, salgono fino a 45 metri d'altezza, grazie a un complesso sistema di argani elettrici e, giunto nella volta dell'abside del Duomo, permette di prelevare una custodia che contiene uno dei Chiodi della Crocifissione e un frammento della Croce. Lo strano mezzo, che si chiama Nivola, sembra sia stato progettato da Leonardo (in origine era azionato da una ventina di uomini che si trovavano sul tetto della cattedrale) per permettere al vescovo di raggiungere la Santa Reliquia e portarla in processione all'interno del Duomo.
13. Nella sua forma attuale la nivola, così come l'artistica croce che accoglie la teca del Santo Chiodo, risale all'epoca del cardinal Federico Borromeo: costituita da un ampio cesto in lamiera, avvolto da un rivestimento di tela e ornata di pitture che raffigurano angeli e cherubini avvolti in vaporose nubi, fu dipinta dal Landriani nel 1612, e da allora fu più volte restaurata. Lungo tre metri e largo poco meno, il bizzaro «ascensore» pesa circa otto quintali. Eppure allo stupito fedele par sempre di vedere innalzarsi una tenue voluta d'incenso.